«L’ultimo episodio di cronaca nera che ha avuto come teatro la città di Palermo ripropone situazioni di estrema violenza urbana che si inseriscono nel fenomeno, sempre più diffuso, della cosiddetta mala movida. Sono fatti che destano profonda preoccupazione e che meritano la massima attenzione da parte di tutte le componenti sociali». Lo afferma, in una nota, Confesercenti Sicilia sull’omicidio della notte scorsa del 21enne Paolo Taormina.
«Non possiamo delegare soltanto alle forze dell’ordine il compito di fronteggiare questi episodi – dichiara il presidente Vittorio Messina – siamo di fronte a un fenomeno che interroga la società nel suo insieme. Le primarie agenzie educative, la famiglia e la scuola, devono tornare a essere punti di riferimento forti per le nuove generazioni, mentre la politica non può abdicare al proprio ruolo, anche pedagogico. Dalle famiglie e dal mondo della scuola devono arrivare segnali chiari e decisi – aggiunge Messina – per contribuire a costruire una cultura del rispetto e della convivenza civile. Solo un’azione condivisa potrà affrontare con efficacia questa triste emergenza che rischia di compromettere la vivibilità delle nostre città e la serenità dei cittadini».




