Pensioni: piano del Governo in 7 punti per un costo di 300 milioni di euro

Sabato l’esecutio presenterà alle parti sociali un documento che conterrà le misure annunciate nell’ultimo incontro tecnico

Il Governo presenta a Cgil, Cisl e Uil un pacchetto di misure sulle pensioni in 7 punti, per un costo complessivo di 300 milioni di euro.

Fermo il “pilastro” della riforma: il meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Un automatismo che non può essere messo in discussione perché avrebbe un “doppio costo”, ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Uno sui conti pubblici e un altro sui mercati finanziari internazionali. Un “principio che va salvaguardato”, ha detto il responsabile del Lavoro, Giuliano Poletti. Le parti si sono comunque date appuntamento per sabato prossimo, alle 10 a Palazzo Chigi, per una verifica finale.

E’ stato il premier Paolo Gentiloni a mettere sul tavolo un pacchetto di proposte articolato in sette punti:

  • esenzione dell’adeguamento all’aspettativa di vita per 15 categorie di lavori gravosi;
  • commissione che studi la gravosità delle occupazioni e che valuti la classificazione tra previdenza e assistenza ai fini di una migliore separazione;
  • revisione del meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita sulla base della media e non delle differenze di picco;
  • sostegno alla previdenza integrativa dei lavoratori pubblici;
  • miglioramento del Fis (fondo integrazione salariale);
  • riutilizzo delle risorse dell’Ape social per il 2018;
  • riutilizzo delle risorse per i precoci per il 2018
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“Abbiamo lavorato sulla traccia dell’accordo dello scorso anno con un impegno finanziario coscipuo – ha detto Gentiloni ai sindacati nel corso della riunione – ci sono le condizioni per dare un messaggio positivo. Possiamo vedere se ci sono ulteriori possibilità correttive. Ma questa intesa sarebbe un segnale di collaborazione tra Governo e parti sociali molto positivo per il Paese”.

 

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