Ultimi preparativi per la mobilitazione unitaria di lunedì 7 novembre contro il caro energia. A Palermo delegazioni di Confesercenti da tutta l’Isola

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La macchina organizzativa è in movimento. Confesercenti Sicilia ha attivato tutte le sedi provinciali e a Palermo arriveranno delegazioni da tutta la Sicilia con rappresentanti delle varie categorie. Perché il caro energia riguarda tutti: dagli operatori turistici ai commercianti, dai benzinai ai fioristi, agli artigiani ai fornitori di servizi. “Non spegniamo le nostre città e il nostro futuro: è questo l’appello che lanciamo – dice Vittorio Messina – diventando megafono delle preoccupazioni che ci arrivano dai nostri iscritti. È vero che a settembre le bollette hanno registrato un decremento ma non siamo ancora alla normalità e c’è tanta, tanta preoccupazione per l’inverno”. In piazza ci sarà tra gli altri  Marco Mineo, presidente di Assohotel Palermo, titolare dell’hotel Villa D’Amato. “Ad agosto 2021 la bolletta della luce ammontava a 6000 euro, quest’anno è stata di 19 mila e 500 – dice – E ci sono strutture come l’hotel Garibaldi che hanno avuto stangate ancora maggiori. Passando da 10 mila a 44 mila euro a fronte di un aumento di clientela di appena il 2 per cento”. Chi ha un gruppo elettrogeno preferisce utilizzarlo e risparmiare sulla bolletta, perché a conti fatti i costi sono inferiori.

Non va meglio per il commercio. Massimiliano Mangano, uno dei soci del negozio Gaia Calzature e vicepresidente di Confesercenti Palermo si è visto stracciare il vecchio contratto di fornitura da un giorno all’altro: “Avevo un contratto con l’operatore privato Iberdrola. Un contratto di fornitura elettrica a tariffa bloccata. Quando i costi sono aumentati e per loro non è stato più conveniente, lo hanno disdetto in maniera unilaterale. Ad altri esercenti, invece, ad agosto è arrivata una bolletta quadriplicata.” A queste condizioni “c’è anche chi nella costa tirrenica della provincia di Messina – racconta Michele Sorbera, direttore di Confesercenti Sicilia – ha deciso di anticipare la chiusura stagionale della propria struttura ricettiva nonostante la richiesta di prenotazioni perché il margine di guadagno sarebbe stato risicato se non addirittura assente. E intanto il Governo nazionale si limita ad annunciare provvedimenti sul caro energia e a sostegno delle imprese rinviando misure concrete alla prossima settimana”.

“Alla fine della manifestazione – dice Messina – consegneremo al Prefetto e al Presidente della Regione una piattaforma rivendicativa con alcune proposte precise. Non si tratta di una manifestazione contro qualcuno ma ‘per’: per affrontare in maniera concertata questo momento difficile che attraversiamo e il duro inverno che ci attende”.

Si legge nel documento unitario firmato da Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia,  Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione UN.I.Coop. e Adoc Sicilia: “In riferimento al tessuto produttivo i dati sono trancianti: dall’inizio del 2022 le imprese sopportano in media aumenti del costo dell’energia superiori al 300%. Se dovesse perdurare questo trend, entro la fine dell’anno sono stimati rincari fino al 500%. Gli effetti sarebbero devastanti: quasi l’80% prevede una riduzione dei margini mentre, molte altre in Sicilia temono di dovere fermare la propria attività (il cosiddetto lockdown produttivo). Per questo, il “Tavolo Unitario” delle Associazioni ha concordato di sollecitare misure urgenti e concrete, ma anche strutturali, in grado di invertire incisivamente la rotta che, diversamente, porterà al collasso l’intero sistema produttivo della Sicilia oltre che del resto del Paese”.

In cima alle richieste della piattaforma: l’applicazione immediata e reale di un tetto al prezzo dell’energia; e una moratoria di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi, per le rate delle bollette in scadenza entro il 31/12/2023. Tra i vari punti anche diverse misure per favorire e incentivare l’uso di energie alternative.

documento-unitario-mobilitazione-regionale-7-nov-2022

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